L’inquinamento da plastica negli oceani nei prossimi decenni raggiungerà livelli record. A rivelarlo è un recente report dal titolo “The New Plastics Economy: Rethinking the future of plastics”, realizzato dal World Economic Forum in collaborazione con la Ellen MacArthur Foundation. Le proiezioni degli analisti sono allarmanti: entro il 2050 gli oceani conterranno più plastica che pesci. In base alle stime correnti gli oceani contengono oltre 165 milioni di tonnellate di plastica. Entro il 2025 se non verranno attuate strategie efficaci contro l’inquinamento marino gli oceani conterranno 1,1 tonnellate di plastica ogni 3 tonnellate di pesce fino ad arrivare al sorpasso della plastica sui pesci entro il 2050. L’umanità ha a disposizione solo 34 anni per correre ai ripari e salvare gli oceani dall’inquinamento. Dalla salvezza degli oceani e degli stock ittici dipendono la sicurezza alimentare e migliaia di comunità costiere basate sul turismo e sulla pesca. Lo studio ha analizzato il ciclo di vita della plastica, scoprendo che ogni anno ben il 95% del packaging non viene recuperato dopo un primo breve utilizzo. Il mancato riciclo della plastica causa ingenti perdite economiche, stimate tra gli 80 e i 120 miliardi di dollari all’anno. I ricercatori, hanno analizzato i dati sulla produzione di rifiuti solidi in 192 paesi costieri di tutto il mondo, compresa l’Italia, e hanno calcolato che solo nel 2010 sono stati riversati negli oceani 275 milioni di tonnellate di plastica. Ogni anno almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani. Per evidenziare la portata di questo disastro ecologico gli esperti del World Economic Forum spiegano che ogni minuto nell’oceano viene scaricato un tir pieno di plastica. “Il problema più urgente da risolvere è quello che riguarda l’inquinamento provocato dagli oggetti di plastica monouso, i quali non vengono riciclati a dovere”. “Tutti noi abbiamo il potere di fare qualcosa per ridurre la quantità di plastica che utilizziamo ogni giorno”. Un problema antico che negli anni è peggiorato in modo esponenziale: nel 2013 la produzione mondiale di resina plastica alla base di involucri, bottiglie e sacchetti ha raggiunto 299 milioni di tonnellate, un aumento del 647% rispetto al 1975.I principali colpevoli del grave inquinamento degli oceani, secondo gli autori dello studio, sono i sistemi di gestione dei rifiuti adottati nei diversi paesi. Continuando con l’attuale gestione del problema, tra dieci anni negli oceani ci saranno 155 milioni di tonnellate di rifiuti solidi. Per fermare e invertire il trend, sottolinea il team della ricerca, i governi dovrebbero impegnarsi più attivamente per ridurre gli sprechi e migliorare il riciclaggio della plastica. Per salvare gli oceani secondo gli autori dello studio occorre scovare materiali alternativi alla plastica a basso impatto e sviluppare nuove tecnologie sostenibili. Per riuscirci occorre la collaborazione di tutti gli attori della filiera della plastica: dai produttori alle aziende addette al riciclo; dai consumatori ai politici. Come ha sottolineato Dominic Waughray del World Economic Forum: Occorre rivoluzionare l’industria della plastica. Il primo passo è modificare l’iter della plastica nelle nostre economie. Oggi solo il 14% degli imballaggi in plastica viene recuperato e avviato al riciclo. Si tratta di una percentuale irrisoria rispetto al tasso di riciclo della carta (a quota 58%) e alla percentuale di recupero di ferro e acciaio, compresa tra il 70 e il 90%. MANS Italia già a partire dall’anno della sua fondazione ha immesso sul mercato nazionale una quota consistente di Penne ed altri articoli di Cancelleria realizzati con materiali biodegradabili che sono andati in sostituzione della classica e comune penna in plastica. I dati parlano chiaro; in Italia non c’è anora molta attenzione al GREEN e all’utilizzo del prodotto “naturale” in sostituzione del calssico prodotto di plastica, inoltre c’è ancora poca attenzione al riciclo di vita del prodotto, quindi immettendo sul mercato un prodotto Biodegradabile possiamo almeno arginare il problema dell’inquinamento dei Mari e del nostro Pianeta… Oggi MANS è ancora l’unica azienda che presenta un vasto assortimento di prodotto GREEN in sostituzione del prodotto in plastica. Sicuramente il nostro prodotto è meno accattivante nei colori rispetto ad altri prodotti in plastica ma di sicuro sceglie un prodotto unico nel suo genere e soprattuto chi sceglie il prodotto MANS sceglie di “amare” il nostro pianeta. I nostri prodotti oltre ad essere ECOSOSTENIBILI, regalano un design “artistico” e nuovo. Pensare di utilizzare un prodotto quotidiano che non fa male al nostro pianeta è voler farsi notare tra la massa e distunguersi dagli altri. Oggi viviamo in un mondo dove la nostra società è frenetica, non-stop, non abbiamo tempo di pensare a dove cestinare la nostra vecchia penna, la nostra bottiglietta d’acqua, magari ci capità di buttare per strada il nostro accendino ma se riuscissimo ad essere consapevoli che per avere un futuro su questo pianeta dobbiamo cambiare i nostri modi di pensare per trasformarli in nuovi modi di agire sul mondo, forse presteremmo più attenzione a tutti i nostri piccoli gesti quotidiani.
Semina un pensiero e raccogli un’azione, semina un’azione e raccogli un’abitudine, semina un’abitudine e raccogli un carattere, semina un carattere e raccogli un destino
(Pensiero buddista)